lunedì 29 marzo 2010

DIVINE E POPOLARI

QUESTO BLOG è 5O% DIVINO E 50% POPOLARE !!!!!!!!!!



LE 16 REGOLE DELLE DIVINE!!!
1. Le Divine devono credere in se stesse, amandosi e curandosi e avere sguardi ammalianti.
2. Non fatevi MAI mettere i piedi in testa.
3. Ricordatevi che siete “The best” e non siete inferiori a nessuno!! Impegnatevi per ogni sfida che dovete combattere.
4. La moda non vale niente per te. Createla voi mettendo abiti e accessori giusti per ogni occasione.
5. Se fai una figuraccia ridici sopra o falla passare inosservata.
6. Devi essere dotata e non devi vergognarti di fronte agli altri
7. Mettici tutta te stessa per ottenere quello che vuoi e lo otterrai anche con facilità.
8. Gli piacciono persone attive e piene di idee. Odia chi è pigro e noioso
9. La regola fondamentale delle Divine è questa: la prima regola per piacere è piacersi!
10. Non dovete mai rinunciare a voi stesse. Mantenete la vostra personalità
11. Le Divine sono star e hanno un talento fondamentale: saper cosa fare al momento giusto.
12. Tu 6 una leader forte e battagliera con il sorriso sempre sulle labbra
13. Attenzione!! Non fatevi mancare di rispetto!!
14. State sempre dalla parte delle vostre amiche
15. Non sii solo bella ma anche intelligente e simpatica e non di ghiaccio.
16. DIVINE NON SI DIVENTA. SI NASCE!!

IL MAKE-UP DI BRENDA!!!!


ANTO E PATTY



LO SBAGLIO DI ANTOOOO!!!!




COREOGRAFIA LAS DIVINAS GASOLINA...








domenica 28 marzo 2010

sabato 27 marzo 2010

FATE E SIRENE

OGGI PARLEREMO DELLE FATE E DELLE SIRENE.

LE FATE:






C’è una favola meravigliosa che narra di una
povera orfanella che non aveva né famiglia
né qualcuno che le volesse bene.Un giorno,
sentendosi particolarmente triste e sola,
si mise a camminare per i boschi e vide una bellissima
farfalla imprigionata in un rovo.
Più la farfalla si dibatteva per Conquistare lalibertà e più le spine si conficcavano nel suo fragile corpo.
La giovane orfanella con delicatezza riuscì a liberarla. Invece di volare via, la farfalla si tramutò in una bellissima fata. La ragazzina si sfregò gli occhi perchè pensava di aver avuto una allucinazione.
"Per ricompensarti della tua straordinaria bontà", disse la fatina buona, "esaudirò qualunque tuo desiderio". La ragazzina si fermò un attimo a riflettere, poi disse: "Voglio essere felice!".La fata rispose: "
Molto bene". Si chinò su di lei e le sussurrò qualcosa in un orecchio. Poi svanì.La ragazzina, divenuta ormai grande, appariva felice come nessun altro sulla terra. Tutti le chiedevano il segreto della sua felicità. Ma lei si limitava a sorridere e rispondeva: "il segreto della mia felicità consiste nell'aver dato ascolto ad una fatina buona quando ero piccola".Poi divenne vecchia e quando fu in punto di morte i vicini le si fecero attorno, temendo che il segreto della felicità svanisse con lei.
"Per piacere", la pregarono, "rivelaci ciò che ti ha detto la fatina buona".
La cortese vecchietta sorrise ed esclamò: "Mi disse che tutti, per quanto sicuri di sé, e non importa se giovani o vecchi, ricchi o poveri, hanno bisogno di me".





LE SIRENE






L’origine delle sirene è antichissima. Già nella mitologia ellenica le sirene erano creature incantatrici che attiravano con i loro irresistibili canti i malcapitati marinai verso le sponde, facendoli naufragare (vedi la leggenda dell’Ulisse di Omero), oppure erano identificate come mostri con un corpo di uccello e una testa di donna (nelle storie degli Argonauti). Famose erano le sirene che abitavano le coste della Magna Grecia: Partenope (che diede il nome all’antica città di Napoli), Ligea e Leucosia.
Nella tradizione europea dal medioevo in poi (dalla descrizione che troviamo nel “Liber Monstrum”, assumono le sembianze di meravigliose creature metà pesce e metà donna, e diventano creature buone, dolci e leggiadre, perdendo la primitiva connotazione malvagia.
Tutti i popoli costieri conoscono almeno una sirena, una creatura che li assiste lungo i viaggi per mare e nei momenti più brutti del lavoro di pescatori. La figura della sirena compare in molti bestiari medievali, accanto ad altre creature fantastiche come i draghi e gli unicorni. Secondo alcune leggende nordiche le sirene possono cambiare sembianze a contatto con la terra ferma, trasformando le pinne della coda in gambe e assumendo di nuovo fattezze ittiche al contatto con l'acqua.
Molte fiabe raccontano di sirene che vogliono diventare umane a tutti gli effetti, con gambe e braccia al posto della coda e delle pinne. La favola di Andersen, ripresa da Disney nel cartone animato del 1989 “La Sirenetta”, ha fatto della protagonista la più famosa delle sirene di tutti i tempi, un fanciulla graziosa ed innamorata della vita terrestre (e di un bel marinaio).
Narra la leggenda che Ercole staccò il corno ad Acheloo, il dio con corna e con la coda di serpente. Dalla ferita caddero dodici gocce (un'altra versione parla di sei) e da quelle gocce vennero fuori le prime sirene…
Lasciando per un attimo da parte le leggende, le origini del mito delle sirene sono oscure e discordanti: quando nacquero non erano donne-pesce, ma donne-uccello. I greci le descrivevano come immensi uccelli con testa di donna. E’ solo nel Medioevo che il Liber Monstruorum o il libro dei mostri parla delle sirene come donne-pesce.
In origine dunque esse avevano corpo d'uccello dai lunghi artigli, con grossi seni e volto di donna. Questa fisionomia ben si associa alla caratteristica del canto ammaliatore, essendo il canto elemento tipico degli uccelli e non degli esseri marini. Il loro nome deriverebbe da una radice sanscrita (svar=cielo) legata al significato di “splendore” (e quindi “attrazione”) oppure, secondo altri etimologi dalla base semitica “sjr", che vuol dire cantare.
Come si sia passati poi dalla figura di donna-uccello a quello di donna-pesce, resta un mistero. Tra le ipotesi, un errore di trascrizione, dal latino 'pennis' (penne, piume) a 'pinnis' (pinne). Un'altra ipotesi è che il mito donna-uccello sia nato in paesi lontani dal mare, o in zone interne, una figura mitologica molto simile come raffigurazione e attitudine alle Arpie, per mutarsi poi in donna-pesce quando il mito delle sirene ha raggiunto culture rivierasche, proiettate verso il mare.







giovedì 25 marzo 2010

LAURA ESQUIVEL












BIOGRAFIA

Nome completo LAURA NATALIA ESQUIVEL GOMEZ .Sin da piccola dimostra di avere una voce molto potente e all'età di 10 anni esordisce a teatro in Peter Pan.
Nel 2007 ottiene il ruolo di protagonista nella telenovela Il mondo di Patty, nella quale serie interpreta una piccola ragazza di 13 anni argentina non proprio bella con treccine, apparecchio e occhiali, tanto da essere denominata il brutto anatroccolo, ma con una forte voce e un grande cuore, che l'ha resa nota in tutta l'Argentina. Dal 16 dicembre 2009 l'attrice farà parte del cast de Il Mondo di Patty - Il Musical Più Bello che toccherà le città più importanti d'Italia cioè Milano, Roma, Napoli, Bari, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Padova e Trieste (7 Febbraio 2010 - 2 spettacoli).
Nel 2009 comincia un nuovo telefilm con Vanessa Incontrada e Gaston Soffritti, Un paradiso per due, girato in Uruguay.


FOTO
























I GENITORI DI LAURA:

QUARDATE IL VIDEO!!!




LA MAMMA SILVANA














LA PAGELLA DI LAURA!


















TESTO:A VOLAR




Todos nos miran cuando vamos por la callesi estamos juntas, hay musica en el airetenemos ritmo en el alma y en el corazonsolo queremos disfrutar este momentolas populares son un sentimientouna manera de vivir una pasionA volar vamosa ocupar nuestro lugar vamosesto recien va a comenzarla vida siempre es una fiestay nuestro sueño puede hacerse realidadrealidadTodos nos miran cuando vamos por la callesi estamos juntas, hay musica en el airetenemos ritmo en el alma y en el corazonsolo queremos disfrutar este momentolas populares son un sentimientouna manera de vivir una pasionuna pasionA volar vamosa ocupar nuestro lugar vamosesto recien va a comenzarla vida siempre es una fiestay nuestro sueño puede hacerse realidadrealidadA volarvamosa ocupar nuestro lugarvamosesto recien va a comenzarla vida siempre es una fiestay nuestro sueño puede hacerse realidadrealidad




Testo Tradotto A Volar :Tutti noi guardiamo quando siamo in stradaSe siamo unite, c’è la musica nell’ariaAbbiamo ritmo nell’anima e nel cuoreDobbiamo sfruttare questo momentoLas Populares sono un sentimentoUn modo di vivere, una passioneAndiamo a volareAndiamo a occupare il nostro postoQuesto solo per iniziareLa vita è sempre una festaE i nostri sogni possono realizzarsiRealizzarsiTutti noi guardiamo quando siamo in stradaSe siamo unite, c’è la musica nell’ariaAbbiamo ritmo nell’anima e nel cuoreDobbiamo sfruttare questo momentoLas Populares sono un sentimentoUn modo di vivere, una passioneUna passioneAndiamo a volareAndiamo a occupare il nostro postoQuesto solo per iniziareLa vita è sempre una festaE i nostri sogni possono realizzarsiRealizzarsiAndiamoa volareAndiamo a occupare il nostro postoQuesto solo per iniziareLa vita è sempre una festaE i nostri sogni possono realizzarsiRealizzarsi


COREOGRAFIA!


OPPURE



















































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